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Le tecnologie a supporto dei siti web sono in costante evoluzione, ed in quest’articolo vogliamo parlarti di Google AMP, uno strumento sviluppato da Google per velocizzare i siti mobile. Inoltre, andremo ad analizzare su come integrare Google AMP su WordPress, quali sono i suoi vantaggi e quali gli svantaggi.
Google AMP non è una tecnologia recente, basti pensare che è presente e costantemente aggiornata da Ottobre 2015. Come mai questo strumento è ancora così poco diffuso sui siti internet nonostante sia disponibile da così tanto tempo?
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Cos’è Google AMP
Prima di avventurarci e scoprire come attivare ed integrare Google AMP su WordPress andiamo ad analizzare di cosa stiamo parlando. Google AMP (Accelerated Mobile Pages Project) è un progetto che si basa su AMP HTML, un framework che permette di velocizzare il caricamento delle pagine su dispositivo mobile.
Se non lo sai infatti il caricamento di una pagina web è di vitale importanza per non perdere visitatori e conversioni. Secondo un analisi di Akamai un sito web che si apre con un ritardo superiore ai 3 secondi perde circa il 53% di visitatori, con oscillazioni intorno al 2% per ogni frazione di secondo aggiuntiva.
Anche se le connessioni 4G sono ampiamente diffuse ed sono in arrivo la nuove reti in 5G, molti siti web impiegano molto tempo a caricarsi. Data l’importanza di avere un sito web veloce e reattivo, abbiamo anche realizzato una guida su come ottimizzare un sito WordPress.
Inoltre, un sito web lento non solo è mal visto da potenziali nuovi clienti, ma anche Google ed i motori di ricerca, da tempo, hanno iniziato a penalizzare questi siti nei risultati di ricerca.
Vantaggi nell’utilizzo di Google AMP su WordPress
Vediamo ora quali sono i vantaggi di abilitare il Google AMP su WordPress per la versione mobile del nostro sito web.
- Tra i vantaggi sicuramente non può mancare la velocità di caricamento delle pagine del sito.
- La tecnologia è open-source e gratuita.
- Un sito web veloce vuol dire che impatta in modo meno invasivo sulle risorse del nostro web server.
- Visibilità nel carosello iniziale nella ricerca su Google web.
- Immagini ottimizzate automaticamente.
- Possibilità di recuperare posizioni nella ricerca dei motori di ricerca.
- Possibilità di incrementare le conversioni sul sito.
Svantaggi nell’utilizzo di Google AMP su WordPress
Dopo aver visto i vantaggi che Google AMP apporta grazie alla sua implementazione andiamo a vedere quelli che potrebbero essere gli svantaggi del suo uso.
- Il sito risulterà molto più scarno dato che molti elementi dovranno essere eliminati per consentire di alleggerire il peso della pagina.
- Alcuni utenti hanno notato un peggioramento delle conversioni del sito.
- Alcuni utenti segnalano meno coinvolgimento da parte dei visitatori ed un aumento dei tassi di rimbalzo.
- Scarsa compatibilità con i browser più vecchi.
- Alcuni plugin potrebbero non essere supportati.
Piccola nota a margine, quello su cui Google ha voluto concentrarsi con AMP è il contenuto vero e proprio del sito web, ed è quindi normale che molti elementi che siamo abituati a vedere navigando su internet vengono meno con l’utilizzo di questo strumento.
Configurare Google AMP su WordPRess
Se sei arrivato alla conclusione di voler attivare Google AMP su WordPress, la procedura più veloce e consigliata per farlo è tramite l’utilizzo di un semplice plugin. Se non conosci l’iter per l’installazione ed attivazione di un plugin su WordPress ti consigliamo di leggerti la nostra guida a riguardo.
AMP – Official AMP plugin for WordPress
Il primo plugin che vogliamo consigliarti per eseguire l’operazione è AMP, che è disponibile gratuitamente nella repository ufficiale di WordPress. Attualmente il plugin è installato su oltre 500000 siti web ed ha quattro stelle su cinque.
Una volta installato il plugin per poter visualizzare correttamente la “versione AMP” dell’articolo ti basterà aggiungere /amp/ alla fine dell’url nella barra degli indirizzi. Se non visualizzi la pagina nella nuova versione ricordati di impostare i permalink in “nome articolo” all’interno del percorso “Impostazioni – Permalink”.
Il plugin può essere configurato, oltre agli articoli, anche per le pagine, i prodotti ed i custom post di WordPress. All’interno del Customizer in “Aspetto – AMP” è presente un editor con il quale saremo in grado di modificare alcune opzioni grafiche della “versione AMP“.
Infine è possibile anche configurare ed aggiungere un codice di Google Analytics personalizzato per questa versione, in modo da controllare specificatamente il suo andamento.
AMP for WP – Accelerated Mobile Pages
Un altro plugin ben supporto e con maggiori opzioni di personalizzazione è AMP for WP – Accelerated Mobile Pages. Questo plugin ha all’attivo oltre 100000 installazioni ed una valutazione di 4,5 stelle su 5.
A differenza del plugin segnalato precedentemente, AMP for WP consente di gestire più nel dettaglio diversi aspetti della versione AMP del vostro sito web, il tutto gestito da un’interfaccia molto semplice.
Attraverso il plugin saremo in grado di modificare il logo ed il design in ogni suo aspetto della versione AMP. Inoltre il plugin ha dei template a pagamento preconfigurati per impostare con un semplice click il design a noi più congeniale.
Le impostazioni offerte dal plugin sono davvero molte, ma niente paura. Dopo averlo attivato potremo scegliere se avere un pannello base o uno con più opzioni per gli utenti più esperti.
Convalida il codice Google AMP
Una volta configurato Google AMP su WordPress, come possiamo essere sicuri che il noto motore di ricerca inizi ad indicizzare proprio quelle versioni delle nostre pagine? Prima di tutto dovremo convalidare il codice in modo da essere sicuri che tutto funzioni perfettamente.
Dirigiamoci quindi nel Google AMP Validator ed inseriamo un link AMP nell’apposito campo, quindi premiamo su “Validate”. In basso, alla voce Validation Status, sapremo subito se la convalida ha avuto successo o meno.
Se riceveremo un errore dovremo capire quale sia il problema che non permette la convalida andando ad analizzare il tipo di errore. Ad esempio, un errore che potremo ricevere è “Not a valid AMP page.”
Questa tipologia di errore sta ad indicare che all’interno della pagina ci sono dei tag HTML non più supportati. In questo caso, potete visualizzare l’elenco dei tag supportati da AMP a questo indirizzo.
Per controllare eventuali errori nell’integrazione di Google AMP su WordPress potete utilizzare anche la Google Search Console, dirigendovi nella sezione “Search Appearance – Accelerated Mobile Pages“.
Conclusioni
Siamo alla fine di questo articolo e come hai potuto vedere implementare Google AMP su WordPress è un procedura abbastanza semplice tramite l’utilizzo di un plugin. Ora la domanda che sicuramente ti starai ponendo è se abilitare questo strumento sul tuo sito.
La risposta a questa domanda dipende dalla tipologia del sito, ed in ogni caso noi vi consigliamo di testarlo per un periodo di tempo. Effettuando un test di qualche mese potremo analizzare se il framework migliora o peggiora le statistiche delle visite ricevute.
Dato che ci piace conoscere l’esperienza dei nostri visitatori, se ti va, lascia un commento tramite il box in basso e facci sapere, se e come, hai implementato Google AMP su WordPress.
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