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Hai creato il tuo primo sito WordPress ma nei motori di ricerca non compare quasi mai? Niente paura, in questo articolo vedremo alcuni utili consigli per ottimizzare la SEO di WordPress affinché Google & company possano dare maggior risalto al tuo sito web nei risultati di ricerca.
Si tratta di consigli semplici, ma che molto spesso possono cambiare le sorti di un sito web all’interno dei risultati di ricerca.
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A volte, anche le piccolezze possono fare la differenza, quindi leggi attentamente questi consigli SEO per WordPress e cerca di applicarli al tuo sito web.
Consigli SEO per WordPress
Iniziamo con la lista dei consigli SEO di WordPress, l’ordine è totalmente casuale quindi non è una classifica dal migliore al peggiore, leggili tutti e prendi nota 🙂
1. Usa un plugin per la SEO
Sono tanti i plugin SEO per WordPress disponibili gratuitamente nella directory ufficiale di WordPress. I più famosi sono Yoast SEO, All in one SEO pack e Rank Math, quest’ultimo lo stiamo attualmente utilizzando su WP Special.
Grazie ad un plugin SEO per WordPress, potrai personalizzare i tag title e description per ogni pagina o articolo del sito web. Questi due tag (title e description) saranno utilizzati dai motori di ricerca nei risultati organici.
Scegli, con cura, un titolo ed una descrizione per ogni pagina del tuo sito web, cercando di descrivere brevemente il contenuto all’interno di essa.
2. Una pagina per argomento
Cerca di impostare le tue pagine affinché ogni argomento abbia una pagina dedicata.
Non scrivere articoli includendo più argomenti all’interno di essa, ma concentrati su un singolo argomento e rendilo il più ricco ed esaustivo possibile.
In questo modo, sarà più facile per i motori di ricerca capire di cosa tratta una determinata pagina, e di conseguenza potrà avere un migliore posizionamento per le chiavi di ricerca di quello specifico argomento.
3. Velocizza il tuo sito web
Un sito web veloce, non solo si posiziona meglio nei risultati di ricerca dato che questo è un fattore SEO, ma sopratutto evita che gli utenti che provano ad entrare nel tuo sito web vadano via per colpa della troppa attesa nel caricamento della pagina.
Per capire come velocizzare un sito WordPress, abbiamo scritto una guida a riguardo, troverai tanti consigli utili che ti permetteranno di ottimizzare un sito WordPress e migliorare i tempi di caricamento.
4. Content is the king
Sembrerà banale, ma il contenuto fa la differenza nei risultati di ricerca. Quando parli di un argomento (sopratutto se hai un blog), cerca di dare informazioni utili e sopratutto sii esaustivo.
Non limitarti a scrivere pochi paragrafi, ma cerca di rendere il tuo articolo la migliore risorsa che si possa trovare in rete riguardante un determinato argomento.
Quando hai finito di scrivere un articolo e devi rileggerlo, poniti dalla parte del lettore e chiediti: questo articolo mi ha dato delle informazioni utili? Se la risposta è si, allora hai fatto un buon lavoro 🙂
5. Usa un tema WordPress responsive
Ad oggi, la maggior parte degli accessi ad un sito web avviene tramite smartphone, quindi assicurati che il tema WordPress che stai utilizzando sia responsive, ossia ottimizzato per essere visto sia da desktop, ma anche da tablet e smartphone.
Usa il test di ottimizzazione mobile di Google per assicurarti che il tuo tema WordPress sia responsive e di conseguenza anche il tuo sito web. Se ciò non dovesse accadere, contatta lo sviluppatore del tema per chiedere maggiori informazioni, o inizia a pensare all’idea di cambiare tema.
6. Impostare la struttura dei permalink
Come impostazione predefinita, WordPress tende a creare i permalink in maniera “semplice“, in questo modo miosito.com/?p=123 e questo ovviamente non è carino ne per quanto riguarda il lato SEO, ne per quanto riguarda il lato utente.
Ricordare un link di questo tipo (?p=23452) non è affatto semplice e immediato come potrebbe essere un link di tipo miosito.com/wordpress/, oltre al fatto che in questo caso potremo inserire le parole chiave all’interno del link, cosa molto utile per la SEO di WordPress.
Per modificare la struttura dei permalink, basta entrare nella bacheca del proprio WordPress e andare su “Impostazioni-> Permalink” e scegliere la struttura che più ci aggrada.
7. Creare e inviare una Sitemap a Google
La Sitemap in questo specifico caso, è un file di tipo xml che raccoglie, al suo interno, tutti i collegamenti del nostro sito WordPress. Averne una e inviarla a Google (o anche ad altri motori di ricerca), consentirà a quest’ultimo di avere a disposizione una lista di tutti i link del nostro da dover scansionare e indicizzare.
Per creare una sitemap.xml è sufficiente avere un plugin SEO come quelli citati precedentemente (Yoast SEO, Rank Math, ecc…) perché questi plugin permettono, tra le loro impostazioni, di generare un sitemap in maniera automatica.
In alternativa, puoi utilizzare un plugin specifico per creare una sitemap. Uno dei più famosi è Google XML Sitemaps e si trova nella directory ufficiale dei plugin di WordPress.
8. Creare un account Google Search Console
Ricollegandoci al punto precedente, avere un account su Google Search Console serve anche per inviare una sitemap a Google, ma anche per monitorare il rendimento del nostro (o dei nostri) sito web tra i risultati di ricerca.
Questo potente tool ci da la possibilità di visualizzare tutte le pagine indicizzate su Google, ci avvisa se alcune pagine che hanno dei problemi, ci mostra le chiavi di ricerca in cui compare un nostro risultato, la posizione, il numero totale di impressioni, e molto altro ancora.
Avere un account su Google Search Console è necessario se vogliamo migliorare il rendimento SEO del nostro sito WordPress sui risultati di Google.
9. Correggere i link rotti
Un link rotto è un link che porta ad una pagina inesistente, quindi fai molta attenzione a non avere link rotti all’interno delle pagine del tuo sito.
Può capitare, infatti, di avere dei link verso risorse esterne in articoli creati da diversi anni e che, col passare del tempo, alcuni di essi non esistano più. È buona pratica fare molta attenzione a modificare o rimuovere questi tipi di link dal proprio sito WordPress.
Per controllare automaticamente che non vi siano link rotti all’interno del proprio sito WordPress, è possibile utilizzare il plugin gratuito Broken Link Checker che, come lo si può intuire dal nome, ha il compito di controllare tutte le pagine del sito in cerca di link rotti.
10. Inserire i pulsanti di condivisione
Se vi è piaciuto un articolo o una risorsa, la condividete su Facebook e su Twitter, giusto? Bene, questo è lo stesso ragionamento che fanno i motori di ricerca (come Google) nel capire se un determinato articolo ha avuto una buona presa sui social.
Per agevolare i propri utenti a condividere gli articoli del proprio sito WordPress, basterà inserire i pulsanti social a inizio o a fine articolo, e magari incoraggiarli a condividere il post sui loro social preferiti 😉
11. Utilizzare un plugin di cache
Nonostante abbiamo già visto il punto in cui consigliamo di velocizzare il proprio sito WordPress per aumentare l’ottimizzazione SEO, l’utilizzo di un plugin di cache è talmente importante da avere una menzione a parte.
Abbiamo già parlato dei plugin di cache per WordPress, e di quanto siano importanti su un sito web.
Nella directory ufficiale dei plugin di WordPress se ne possono trovare alcuni tra i migliori, come ad esempio W3 Total Cache, ma noi consigliamo di utilizzare WP Rocket perché è il plugin con il miglior rendimento fino ad oggi, almeno da parte nostra. Ecco perché attualmente lo utilizziamo su WP Special.
12. Linkare risorse autorevoli e di approfondimento
Quando stiamo scrivendo un articolo su un determinato argomento, è molto importante linkare delle risorse autorevoli o di approfondimento.
Questo è molto importante ai fini SEO perché i motori di ricerca troveranno una connessione tra la vostra risorsa e quella autorevole che avete linkato.
Oltre a questo, offrirete ai vostri lettori uno spunto in più per approfondire un argomento che a loro interessa.
13. Linkare vecchi articoli sui nuovi
Una pratica molto comune e utile per migliorare la SEO su WordPress, è quella di linkare alcuni nostri articoli più vecchi all’interno di quelli nuovi.
Questo migliorerà sensibilmente il ranking dei vecchi articoli nei risultati di ricerca, perché è come se notificassimo a Google che quell’articolo ha ancora un certo rilievo, nonostante il tempo passato.
Chiaramente, anche in questo caso, bisogna cercare di rimanere in tema con l’argomento e di linkare solo risorse che siano strettamente collegate a ciò che stiamo scrivendo.
14. Inserire le parole chiave nei primi paragrafi
Sappiamo che Google dà molta importanza ai primi paragrafi di testo all’interno di una pagina, è quindi molto importante che questi paragrafi contengano la parola chiave su cui vogliamo indicizzarci nei risultati di ricerca.
Il modo migliore e più naturale per farlo, è di descrivere brevemente di cosa parlerà la pagina o l’articolo in questione, e includere la parola chiave all’interno.
15. Scrivi per gli utenti, non per Google
Molto spesso, quando si vuole effettuare un’ottimizzazione estrema del testo, ci si dimentica di un punto fondamentale: sono le persone reali che leggono, Google interpreta.
Scrivere un articolo solo per Google (quindi per un bot) è sconsigliato e sopratutto non è assolutamente facile da leggere per una persona reale.
Inserisci le parole chiave all’interno dei tuoi testi in maniera naturale, evita il keyword stuffing e focalizzati sull’utente finale, Google ti premierà per questo.
16. Inserisci il tag alt alle immagini
Ottimizzare le immagini è molto importante per la SEO, per questo motivo è opportuno fornire tutte le informazioni necessaria a Google, perché ricordiamoci che esiste anche Google immagini 🙂
Se un’immagine è ben ottimizzata, sarà ben posizionata su Google immagini, e di conseguenza potremo ottenere del traffico anche da questo canale.
Il tag alt, detto anche testo alternativo, è un attributo che ha vari utilizzi all’interno di una immagine e serve:
- Agli utenti non vedenti che utilizzano gli screen reader, in questo modo è possibile descrivere l’immagine a parole;
- Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, l’immagine non dovesse caricarsi, sarà comunque possibile visualizzare il testo dell’attributo alt;
- Ai motori di ricerca per capire il contenuto dell’immagine, e di conseguenza poterla mostrare nei risultati di ricerca più pertinenti
Quindi, anche a livello SEO, l’attributo alt delle immagini è molto importante.
Per inserire del testo nell’attributo alt alle immagini su WordPress è sufficiente selezionare l’immagine, dare un occhiata alla colonna destra dell’editor, e inserire il testo nell’apposito box denominato “Alt Text“.
17. Linka le risorse in maniera descrittiva
Quando scriviamo un articolo e vogliamo linkare delle risorse all’interno di esso, cerchiamo di farlo nella maniera più naturale possibile e non inserendo testi del tipo “clicca qui per maggiori informazioni“.
Usiamo le parole chiave per linkare i contenuti, in questo modo il link sarà circondato da parole che descriveranno l’argomento e, a livello SEO, daranno molta più importanza alla risorsa linkata.
18. Crea URL piccoli ma contenenti le parole chiave
Quando creiamo una nuova pagina o articolo su WordPress, solitamente l’URL della pagina sarà composta dal titolo della pagina stessa, e questo non è un buon modo di creare URL perché conterranno delle parole inutili e che tenderanno ad allungare troppo il permalink.
Dobbiamo quindi modificare l’URL generata automaticamente e crearne una che non sia eccessivamente lunga e che contenga la parola chiave a cui vogliamo dare maggior risalto.
Ad esempio, se stiamo creando una pagina dal titolo “Come migliorare la SEO su WordPress“, un buon URL potrebbe essere /migliorare-seo-wordpress/.
In questo modo avremo un URL più piccolo e contenente le parole chiave che ci interessano.
Per modificare il permalink di una pagina su WordPress è sufficiente entrare nell’editor e fare click sul titolo della pagina.
Automaticamente apparirà il permalink della pagina con il tasto “Modifica” a fianco ad esso, facciamo click su quel tasto per poter modificare l’URL.
19. Rendi il tuo sito facile da navigare
Se un sito è semplice da navigare per gli utenti, questo lo sarà anche per Google quando verrà a farti visita e scansionare le tue pagine.
Cerca di gestire le pagina interne del tuo sito in maniera gerarchica e di importanza. Le pagine più rilevanti dovrebbero essere raggiungibili direttamente dal menu principale di navigazione.
Quindi, fai attenzione a non inserire “troppi link di distanza” tra la home page del tuo sito, e una pagina importante.
20. Non perdere tempo con il meta tag keyword
Sono anni ormai che Google e i più conosciuti motori di ricerca, non danno importanza al meta tag keyword, quindi è inutile perdere del tempo ad inserirlo o ottimizzarlo perché non ha alcun impatto a livello SEO.
Concentrati molto di più sul meta tag title e meta tag description citati nel primo punto di questa lista.
21. Aggiorna i vecchi contenuti
Se hai una pagina o un articolo scritto molti mesi (o anche anni) fa, puoi pensare di aggiornarlo e renderlo un contenuto fresco per i tuoi utenti, ma anche per i motori di ricerca.
Quando aggiorni un contenuto, non limitarti ad inserire o cambiare solo qualche frase, ma cerca di aggiungere dei nuovi paragrafi, delle nuove intestazioni e contenuti multimediali.
Google vedrà che il contenuto sarà stato aggiornato, e potrebbe dare una nuova spinta a quella pagina che, col tempo, avrà perso delle posizioni nei risultati di ricerca.
Tuttavia, tieni sempre a mente che il contenuto che andremo ad aggiungere, deve essere utile all’utente e deve realmente dare quel qualcosa in più.
22. Utilizzare HTTPS
Hai presente il lucchetto verde a fianco alla barra degli indirizzi del browser? Bene, quel simbolo ci permette di capire se la connessione al sito è protetta oppure no.
Anche in questo caso, Google inserisce l’utilizzo del protocollo HTTPS come fattore SEO. Quindi assicurati che il tuo sito WordPress abbia un certificato SSL installato e funzionante.
Fortunatamente, quasi tutti gli hosting permettono di attivare gratuitamente un certificato HTTPS per il sito web. Se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata al pannello di gestione del tuo hosting oppure contatta direttamente l’assistenza tecnica.
23. Google Analytics o simili
Utilizza un servizio per monitorare il traffico sul tuo sito web. Il più famoso è senza dubbio Google Analytics, grazie ad esso potrai facilmente capire quali sono le pagine più visitate del tuo sito WordPress, da dove provengono i tuoi utenti, e la permanenza media sul tuo sito.
In questo modo, potrai comprendere le necessità del tuo pubblico e fornire contenuti adatti a loro, oltre ad avere un’idea generale dell’andamento del tuo sito web nel tempo.
24. I risultati sulla SEO non sono istantanei
Questo è un concetto che deve entrare nella nostra testa: fare SEO non da risultati istantanei e neanche a breve termine.
Molto spesso, quando si inizia a fare SEO sul proprio sito internet, i risultati potrebbero iniziare a vedersi dopo 5/6 mesi o anche di più, dipende dal settore su cui stiamo lavorando e sopratutto dalla concorrenza.
Lo so, questo potrebbe essere demoralizzante, ma funziona così. Non aspettarti risultati entro pochi giorni o settimane, piuttosto focalizzati sempre di più nel miglioramento del tuo sito internet sotto tutti i punti di vista.
25. Concentrati sulle long tail keywords
Si tratta di parole chiave composte da 3 o più termini. Ad esempio, se cerchiamo la parola chiave “sapone” vediamo che è composta solo da 1 termine, mentre se cerchiamo “sapone liquido per piatti” vediamo che i termini sono di più.
Le long tail, essendo appunto più lunghe e più “precise” rispetto alla singola parola chiave, hanno un volume di ricerca più basso, ma sono ottime per 2 motivi:
- Concorrenza più bassa: man mano che i termini aumentano, il numero di pagine disponibili diminuisce, quindi è più facile riuscire a posizionarsi.
- Conversione migliore: essendo delle ricerche molto più precise e meno generiche, se riusciamo ad offrire delle pagine coerenti con la ricerca, si avrà automaticamente una migliore conversione.
Le long tail keywords sono tantissime per ogni settore (praticamente tendenti all’infinito), quindi il nostro consiglio è quello di lavorare per gruppi di long tail creando contenuti originali.
Lavorando in questo modo non aspettarti grande traffico, ma il poco traffico ricevuto sarà di qualità e ad altissimo tasso di conversione.
Conclusioni
Questi sono solo alcuni dei consigli per migliorare la SEO di WordPress.
Alcuni saranno sicuramente abbastanza ovvi, altri invece potrebbero essere una nuova scoperta 🙂
E tu, usi delle tecniche particolari per migliorare la SEO del tuo sito WordPress? Ti piacerebbe condividerla con noi? Usa il modulo dei commenti 😉
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